Just a perfect moment… autumn in silentarea!

La principessa delle nevi scosto’ il mantello che si era impigliato nelle foglie giallo oro d’ autunno, ancora non era tempo, avrebbe dovuto attendere dicembre per iniziare a danzare tra le cime, tra le fronde dei pini, sussurrando alle nubi di scendere più basse, per vedersi riflessa nella neve trafitta dai raggi del sole. Era la magia che si ripeteva ogni anno e che avrebbe reso felici i bimbi, perché gli adulti l’ avevano da tempo dimenticata e con essa lo stupore di credere e assaporare le piccole cose.

Sentii un fruscio come di seta ed ermellino che mi lambiva il viso… sapevo che non l’avrei potuto raccontare, avevo compreso che lo stupore, come la felicita’ vanno conservati nel cuore, avevo imparato che se tentiamo di esternare le nostre piccole gioie, i nostri piccoli desideri, finiamo per essere derise e considerate fragili.

Terminai la mia corsa, mi asciugai il viso imperlato di sudore… guardai oltre le cime… la principessa delle nevi era scomparsa, avrei saputo aspettarla di nuovo.

Perche’ i sogni non fanno rumore!

@post 2017

15 Comments
  1. Per esperienza personale e dolorosa consiglio sempre di aprirsi poco e per gradi. Non tutti sanno accogliere nel cuore i sentimenti altrui.

  2. Buon giorno 😊 Lory, come sempre con i tuoi post sai creare la giusta atmosfera! Mi piace la principessa delle nevi! Sognare fa parte di noi!💚

    1. Grazie Roberta… Hai perfettamente ragione.. Non tutti sanno apprezzare un cuore sincero… Che sia apre… Il mondo è’ cambiato… 😘

  3. Impalpabile magia della prima neve invernale, che si ripete ogni anno insieme al foliage autunnale, alle tenere gemme primaverili, agli assolati campi estivi carichi di spighe e frutti: noterai che tutti questi incanti della natura si donano in silenzio..
    Scrivi bene, cara Lory: imparare a conservare nel cuore emozioni, pensieri e parole, come fossero perle preziose.
    E’ saggio apprendere questa riservatezza non perché gli altri siano insensibili (beh, talvolta anche per questo…): il più delle volte riscontro fretta, superficialità senza malizia, incapacità di vedere oltre il proprio naso, impazienza.
    Sto imparando che è davvero difficile con-dividere, cioè vivere un rapporto nel quale si esca da se stessi per accogliere l’altro, non accontentandosi della mera compagnia: niente di male ma non è adatta a me.
    Stamattina al risveglio il cielo, punteggiato di nuvole rosa, era una muta preghiera di ringraziamento al creato: come potevo sentirmi sola?
    Un abbraccio e grazie per aver riproposto questo post, che mi ero persa.

  4. Milena cara, scrivi bene anche tu, con una profondità ed eleganza che danno sollievo. E’ vero facciamo sempre più fatica a con- dividere, o meglio a trovare qualcuno con cui farlo e sentirci accolti con affetto. Io sono fortunata ad avere questo piccolo soggiorno virtuale e tutte voi con le quali scambiare pensieri e considerazioni. Ho anche amiche speciali nella vita di tutti i giorni e questo è un grande dono. Sono poche, scelte nel tempo, o forse sono loro che hanno scelto me. Ti abbraccio e ti auguro una bellissima serata di stelle e sogni.

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