Just a perfect moment…. alla finestra!

Siamo tutti sospesi in una bolla, con la paura, l’ incertezza, la vunerabilita’ di questo periodo difficile, molto difficile per tutti noi, dove siamo chiamati ad un senso di responsabilita’ nel rispetto delle regole che ci sono state date per aiutare ed aiutarci a superare questo momento senza precedenti.

Possiamo e dobbiamo recuperare il senso di un passo diverso che cadenzi le nostre giornate e le nostre abitudini.

Rimanere a casa: dedicarci alla cucina, a riordinare i cassetti, le vecchie foto, lavorare all’ uncinetto o a ferri, rileggere i romanzi che ci piacciono, rivedere le puntate di Sex and the City o film come “Quel che resta del giorno”, “Piccole donne”.

Guardavo la webcam degli impianti del Dolomitisuperki che giustamente hanno chiuso in anticipo dopo gli scellerati ammassamenti di persone che sprezzanti delle regole si sono riversate sulle piste nel fine settimana.

Ho provato un senso di struggente impotenza, le montagne nella loro superba bellezza con la neve abbondante nonostante la primavera alle porte e ho ripensato alla frase postata da Herve’ Barmasse su Instragram “dovro’ cambiare i miei obiettivi. Ma le montagne non si muovono” come dire che passato questo periodo saranno li ad accoglierci nuovamente, cosi’ come le abitudini di sempre che ora abbiamo momentaneamente messo da parte e che assaporeremo con un rinnovato piacere e forse con meno frenesia.

Sono felice di avere questo piccolo blog dove tutte noi possiamo incontrarci e tenerci compagnia,sentendoci unite e meno sole.Scrivetemi e raccontatemi le vostre giornate.

Lory

@foto Pinterest/web

15 Comments
  1. Ciao Lory, le mie giornate iniziano come finiscono e cioè con il cuore che palpita e ruzzola appena apro gli occhi quando mi rendo conto che non era un sogno o un film ma la realtà quella che avevo lasciato il giorno prima, purtroppo un periodo così l ho già provato 10 anni fa e speravo fosse una cosa ormai superata invece ci sono di nuovo solo che stavolta assieme a me c è è tutta Italia e mai come in questo caso mal comune mezzo gaudio….cmq, sono costretta a stare a casa dal lavoro e non sarebbe un problema perché stare in casa mi piace, inoltre i miei genitori benché autosufficienti e sotto gli 80, abitano sotto di me, le mie figlie invece convivono e una di loro pure in un altra regione ma per ora è tutto ok. È solo il secondo giorno dallo scattare del nuovo decreto e per ora mi pare di vivere in un altra epoca, quella che avrei tanto voluto vivere ma senza questo peso, di positivo c è che ho più tempo, per fare ciò che immaginavo per una vita da anziana…leggere, fare giardinaggio, fare il puzzle difficilissimo che mi è stato regalato a Natale, passare un po’ di tempo con mio padre, magari per una partita a bocce in giardino, dedicare momenti ai miei cani che stando nel campo vicino alla casa non vedo sempre(li cura mio marito). Spero solo che questo momento possa portare importanti cambiamenti nella vita di tutti noi e che sia un salto di qualità anche per la nostra Italia.

    1. Carissima Katia, eccomi! in questi giorni sospesi, dove stiamo cercando di adattarci come in un sogno senza fine….stamattina mi sono alzata e ho pensato che non potevo uscire, andare a correre, a camminare in montagna che per assurdo quest’anno e’ generosa di neve. Mi sento sotto assedio emotivo e sono grata a te che mi ha scritto facendomi compagnia e a tutte voi, che passate di qui su questo piccolo soggiorno virtuale e mi tenete compagnia. Anch’io come te leggo, cucino, pulisco a fondo (lavorando il tempo e’ sempre poco e si rimandano i lavori quelli “di fino”),faccio compagnia a mio marito che ha 80anni e NON deve assolutamente ammalarsi avendo delle patologie pregresse importanti.Come dici tu mi sembra di vivere in un’altra epoca. Sono uscita solo per comperare il pane ed il giornale (ho preso poi tutte le riviste che potevo da leggere)!! e le strade vuote ed un silenzio surreale mi hanno fatto venire le lacrime, la nostra Italia in ginocchio. Facciamoci compagnia qui. Un abbraccio forte e grazie di cuore Lori

  2. Cara Lory, mi conosci: amo il silenzio e in questi giorni ancora più taccio e osservo.
    Per questo ho ridotto i miei interventi, continuando però a leggerti con affetto e a ripescare in archivio la poesia di immagini e scritti del passato, quando ancora non ti conoscevo.
    Oggi, però, a tua domanda rispondo, per non chiudermi troppo e perché non è giusto abbandonare una compagnia nella quale mi sono permessa di entrare.
    Come vivo questi giorni? In modo irreale, alternando incredulità e scoramento a tentativi di continuare una parvenza di normalità.
    Come ho scritto anche sul blog di Csaba, sto cercando di farmi forza con il pensiero che tutto questo dolore, un giorno, mi sarà utile, per diventare una persona migliore, consapevole della potente bellezza di parole e gesti misurati, quelli che in passato forse erano più comuni perché più frequenti erano le occasioni di crescita quali guerre e povertà.
    Un abbraccio, carico di speranza.

    1. Milena cara eccomi! in questi giorni sospesi!anch’io come te amo il silenzio e la solitudine, ma quelli di questi giorni hanno una sfumatura diversa e’ quella della paura di una qualcosa che non vediamo, che non riusciamo a combattere ad armi pari se non con un isolamento forzato. Grazie per leggere i miei vecchi post, ho pensato di ripubblicarne alcuni di qualche anno fa, perche’di fatto in questi giorni non ho molta voglia di scrivere di moda….Non dobbiamo chiuderei ma rimanere in contatto e condividere le nostre emozioni, e questo ci farà’ sentire meno soli! Stamattina (come scrivevo a Katia) sono uscita per comperare il pane ed il giornale e le strade deserte avevano un’aspetto spettrale, di quella paura che sta avvolgendo tutti noi, chi più’ chi meno. Io devo ancora comprendere a livello normativo se il mio datore di lavoro mi costringerà a rimanere a casa usando le ferie dell’ anno, con la desolante prospettiva che i giorni da disposizione diminuiranno drasticamente.
      Ti abbraccio forte e scrivimi, scrivimi sempre!! lori

  3. Buon pomeriggio cara Lory, le mie giornate iniziano con una preghiera, che l’Italia possa uscire da questa strada buia molto buia, guardo alla finestra e nonostante il cielo sia azzurro e il sole cominci a riscaldare, il mio animo non è dei migliori, ma cerco di farmi forza . Mi dedico alla cucina che mi rilassa un po’, alla lettura, come ho scritto sul blog di Csaba , il mio pensiero è rivolto alle tante persone che soffrono e a tutti quelli che si prodigano per dare un grandissimo aiuto! Sono felicissima di rileggere i tuoi post che mi fanno tanta compagnia . L’augurio è che tutto questo termini al più presto , possiamo rialzarci più forti ! Abbraccio fortissimo te e Frank! ❤Un caro saluto a tutte le lettrici

    1. Maria Luisa io prego ogni giorno la Madonna Immacolata di Seren del Grappa che tanti anni fa (secolo scorso) ha protetto il nostro paesino dalla peste e chiedo che ci potregga tutti sopratutto Frank, che tu saluti sempre con affetto. Mi sento sospesa, in gabbia, a tratti scapperei sulle mie montagne che ho abbandonato senza poterle salutare per la fine della stagione. Grazie per rileggere i miei post, ho pensato di ripubblicarne alcuni di vecchi, cosi’per farvi compagnia! ti abbraccio forte e salutami tutti i tuoi cari ed il tuo dolcissimo cagnolino.
      Lory

  4. Ciao Lory, è vero quello che scrivi; in questo particolare momento bisogna cambiare le nostre abitudini, ma purtroppo c’è ancora qualcuno che non lo capisce.. 🙁 ma noi cerchiamo di mostrarci responsabili, e di non cedere agli incontri, alle strette di mano ed altro; solo in questo modo debelleremop questo virus. buon pomeriggio. 😉

    1. Ciao Luca, grazie di esserti unito a tutte noi e farmi/farci compagnia con il tuo commento.Non temere anche qui ci sono persone che ancora vanno a correre, si assembrano, ma da qualche giorno le forze di polizia stanno pattugliando a vista l’ intera città’ e riprendendo gli spavaldi! Io sto soffrendo per tutto questo, come tutti, mi mancano le cose più’ banali anche solo vestirmi carina per uscire! un caro saluto Lory

  5. Buon pomeriggio, io passo le giornata a casa con mia figlia. Ha parecchio lavoro da fare per la scuola e le do una mano perchè purtroppo certe consegne in autonomia non riesce a capirle ed eseguirle. Poi c’è il lavoro che io comunque faccio sempre da casa. Purtroppo sto rinunciando al corso di yoga e alle passeggiate con il cane…ci limitiamo ad un giretto veloce attorno all’isolato.
    Oggi pomeriggio ero sul balcone a stendere la biancheria e con mi stupore ho visto un sacco di gente spensierata a spasso, chi in coppia che in gruppetti…..altro che senso civico e responsabilità sociale.
    Ti auguro buona serata.

    1. Roberta cara giorni fa sul Talvera sembrava la sagra dei fiori, pieno di gente!! io ci passavo per caso e sono rimasta attonita.Anch’io come te faccio il giro dell’isolato, esco per fare la spesa e le medicine, scrivo, leggo, anche se non ho molta voglia di scrivere nuovi post mi sembra tutto cosi’ strano in questo momento. Stamattina sono uscita a comperare pane e riviste e l’ edicolante mi ha detto che in piazza Stazione i migranti affollano il piazzale antistante!! come dire!! le regole valgono solo per noi… e questo e’ inaccettabile. Ti abbraccio forte e ti auguro un buon fine settimana

  6. Eh già..rallentare ancora….io sinceramente non vedo l ora finisca sta pandemia….mi manca la vita di prima,poter uscire anche solo x una passeggiata o un caffè con mia sorella in centro…hanno sospeso tutti i lavori i falegnami pittori elettricisti che dovevano sistemare la mia zona notte di casa…ho la lavanderia di casa chiusa con pannelli di legno e teloni e dentro si gela è tutto sospeso e ci soffro…per non parlare delle visite mediche in libera professione che avevo prenotato per urgenze e tutte annullate non ho parole,la sanità privata non è solidale almeno qui in veneto…a differenza di quella pubblica che sta dando il meglio di sé ed è ammirabile…
    Scusa lo sfogo…
    Spero passi e passi in fretta….per tutti..Non solo x la salute,la ns vita di sempre ma anche x l economia già in ginocchio…

    1. Daniela, anch’io come te ho dovuto disdire una visita privata e un’altra che ho programmata presso una struttura ospedaliera e’ in forse.Dobbiamo avere pazienza e farci forza e attingere alle nostre risorse interiori. Io sono frastornata, mi mancano le piccole cose. Poi osservo mio marito che e’ sereno, serafico, accetta la situazione con la saggezza dei suoi 80anni!!! (io en ho 23 di meno!!) Ieri pensavo a Jane Austen, ai suoi tempi era normale vivere le giornate in casa, senza luce, tv, contatti sociali e solo epistolari! Un abbraccio forte lori

        1. Grazie Daniela, sarà più lunga di quello che desideriamo e speriamo ma dobbiamo farci forza e perseverare in questa guerra il cui nemico e’ invisibile.

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