Just a perfect moment… maggi_novembre e l’ edicolante misteriorsa!

In questo maggi-novembre, con giornate piovose e la stufa accesa, la mia mente sogna notti in rifugio dove ritrovare la quiete, dove mettere ordine ai pensieri che spesso si nutrono di aspettative inverosimili che proiettiamo sugli altri, piu’ che su noi stesse.

Ricordo, quando nell’ edicola del mio paesino, arrivava Postal Market. Camilla, che gestiva la rivendita di giornali era una donna smilza, con lunghi capelli neri che acconciava in una crocchia, indossava sempre un grembiule di nailon blu sotto il quale nascondeva outfits misteriosi che tali rimasero negli anni.

Si vantava di avere nell’ armadio una vera borsa Chanel, che nessuno sapeva cosa fosse e che nessuno mai vide.

Possedeva un foulard di Hérmes che annodava sul capo e  con il quale faceva la sua comparsa la domenica in chiesa, impettita come la Regina Elisabetta.

Per il resto non si sapeva nulla di lei, era ermetica, prolissa nel raccontare dettagli insignificanti, blindata sulla sua vita privata.

Camilla mi porgeva il fantastico Postal Market come fosse una reliquia sacra, non prima di averlo sfogliato naturalmente. I capi di Postal Market erano ai miei occhi bellissimi, ma mamma si rifiutava categoricamente di acquistare dal catalogo anche un solo fazzoletto in cotone.

Una volta insistetti fino allo sfinimento e mamma acconsenti’ ad ordinare  un body a collo alto blu.

Le mie aspettative nell’ attesa del pacco erano alle stelle: mi immaginavo il prezioso (per l’ epoca) acquisto che nessuna delle mie amiche avrebbe potuto eguagliare!

Arrivo’ il postino con il tanto atteso pacco: ma la mia delusione fu ernome in quanto il  body era grande come una presina da caffe’ ed  una volta indossato mi tirava sul sederino.

Forse avrei potuto favoleggiarne l’ esistenza nel mio armadio come faceva Camilla con la sua borsa, o forse l’universo mi aveva impartito la prima lezione ovvero che non dobbiamo mai riporre troppe aspettative in nulla, sopratutto piu’ che sui body di lana blu, sulle persone, per non rimanere con la bocca amara.

 

 

4 Comments
  1. Dolce Lori,
    Imparare a non aspettarsi nulla non significa privarsi della capacità di sognare ma evitare di caricare gli altri delle nostre aspettative, spesso confuse e irreali.
    Ti auguro di perseverare in questo cammino perché, per esperienza personale, se ne ricava un senso di leggerezza e liberazione, per noi e per chi ci incontra.
    Buona giornata a te a questo blog.

  2. Cara Lory,
    Questi post, ricchi di ricordi dell’infanzia, sono pieni di significato,quando i protagonisti sono persone caratteristiche, che hanno lasciato in noi qualcosa di speciale!
    È sempre bello sognare,vivere in una favola del tempo come magia!
    Un saluto affettuoso a te e tutto il blog!

  3. Cido lory
    Mi accodo a Milena condividendo tutto quello che scrive nel commento..
    Ps maggi novembre definizione che calza perfettamente cn questo mese così atipico!

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