Just a perfect moment…la dimensione del silenzio!

 

Ci sono giornate nelle quali abbiamo bisogno di ritrovarci attingendo a quelle parole che al meglio ci raccontano e che smorzano il chiasso e la confusione emotiva che agita in noi ed alla  quale siamo approdati per agire un cambiamento che ci portera’ verso il nuovo.

Oggi mi racconto cosi’ attraverso un vecchio post del 2017.   

Sono le quattro del mattino, il suono della sveglia mi ricorda che mi devo alzare. Rimango ancora qualche minuto a letto tentata di riaddormentarmi.

Mi alzo… mi lavo velocemente come un gatto randagio, mi vesto, controllo lo zainetto per l’ ultima volta, c’è tutto, meno i kilometri di allenamento sulle gambe, ma non importa, mi sono convinta che non serviranno, non questa volta.

Voglio fare il Sellaronda da sola, in bicicletta. Impieghero’ un tempo infinito… come direbbe un mio carissimo amico : “lori, quando arriverai ti sarà scaduto il passaporto.”

Lo so, i migliori chiudono il percorso in  meno di due ore.

Scarico la bici che è ancora buio. Fa freddo…l’ aria punge di umidità.  Inizio una pedalata lenta, legnosa, carica solo del mio coraggio, della mia disciplina mentale, della mia sete di silenzio.

Il passo Gardena è illuminato dai primi raggi del sole, ho paura in discesa, parlo da sola nell’ affrontarla… spero che le marmotte dormano ancora, è uno spettacolo impietoso: ciclista solitaria ed incapace che borbotta alle montagne.

Il passo Campolongo e poi Arabba, i 33 tornanti del passo Pordoi, la discesa, il bivio al Sella.

Le rampe capricciose di questo ultimo passo. Sempre da sola.. in un silenzio surreale, con le gambe che fanno male, la sella che mi stringe, il cuore che pulsa.

Arrivo al passo Sella, mi siede a lato strada, bevo l’ ultimo sorso d’ acqua dalla borraccia.

Ad aspettarmi il silenzio delle montagne ed il sole ormai alto!

Insolitariasemprefinoallacima!

Mentre salgo verso la vetta capisco di essere in cammino verso me stesso.” Reinhold Messner da ” La montagna a modo mio”

(foto scattata da Frank durante un’ altra salita)

10 Comments
    1. Daniela da qualche anno non uso la bici e quest’ anno vorrei riprendere.Ho riproposto questo post perche’mi descrive appieno con le mie fragilità e la mia voglia di andare sempre un pochino oltre la mia linea di comfort! grazie del tuo affetto

    1. Maria Luisa vorrei essere altrettanto diligente e determinata rispetto ad altre situazioni lavorative e che coinvolgono le amicizie.. ma sarebbe una lunga storia… quel post del 2017 mi descrive appieno e per questo l’ ho risposto per ricordare e me stessa come sono in certi momenti.Buona domenica

    1. Gisella cara ti ammiro tantissimo per il progetto che stai preparando, ci vuole dedizione, tempo, testa! e mi piace immaginarti correre in silenzio lungo le vie e passeggiate di NY magari a Central Park! Misurarsi e’ sempre gratificante, ci riporta alla nostra essenza più’ vera, che infonde fiducia! un abbraccio, buona domenica e buona corsa anche per oggi

      1. Luisa non sei una marmotta, ti osservo attraverso le tue passeggiate dove cogli dettagli di natura e dove ti racconti. Io ho giornate come oggi nelle quali non riuscirei a fare una corsa di 10 minuti e mi accetto (ho imparato che non possiamo sempre essere performanti) buona domenica

    1. Roberta questo post del 2017 e’uno scritto a cui sono particolarmente legata. CI sono poi domeniche come oggi che sono do una pigrizia unica,ma va bene anche questo. Buona domenica

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