Just a perfect moment… la cura del silenzio!

L’ universo ci parla attraverso immagini e situazioni che ci accadono, segnali che spesso non vogliamo e non riusciamo a vedere, perché troppo distratti da quello che ci gira attorno.

L’ universo ci ripropone  lo stesso esercizio fino a quando non abbiamo imparato la lezione che ci consentirà di superare gli ostacoli per arrivare alla fase di cambiamento che vorremmo raggiungere. Situazioni che si ripetono per farci comprendere come lavorare su noi stessi.

Ieri ho ripreso in mano un libro letto qualche anno fa “La cura del silenzio” scritto da una monaca zen che descrive con un linguaggio semplice il silenzio interiore, come esercitarlo nella quotidianita’ ed intraprendere la cura del silenzio di qualche giorno senza andare in un monastero o in un eremo.

Non è stato il caso a riportarmi nuovamente su questo testo, quanto la necessita’ di trovare non solo nelle salite in montagna, ma sopratutto  nella vita di tutti i giorni una dimensione interiore ed appagante imparando a preservare le intime emozioni dal meccanismo consolidato della condivisione verbale.

Vi auguro una buona lettura.

@foto pinterest/web

10 Comments
  1. Ciao, dolce Lory, ti ringrazio molto per la presentazione di uesto libro! 🙂 Personalmente, adoro il silenzio, anche se in questo mondo fato di caos, fretta e rumori, cercarlo è diventato davvero molto complicato, ahimè! 🙁 Belli i tendaggi, che con il loro bianco esprimono la purezza, che (a mio avviso) è anche la purezza del silenzio… Buona serata! <3

    1. Luca, questo tuo commento mi ha intenerita, sentirmi chiamare dolce Lory mi ha commossa. Grazie di🧡.il silenzio dal colore bianco non ci avevo mai pensato, sei profondo oltre che attento come sempre ai dettagli, buona serata Lory🌷

    2. Tu sai cara Lory quanto io ami il silenzio che è una componente importante della riservatezza, qualità che io ammiro particolarmente. Questo libro è sicuramente interessante. Lo cercherò. Grazie per il suggerimento.

  2. la stessa filosofia della vita che hai citato tu (il continuo ripetersi di situazioni simili e che dovrebbero essere dei segnali da cogliere) io l’ho “studiato” su un altro libro che ho trovato altrettanto interessante e d’aiuto il titolo è Radical Forgiveness. Fa riflettere e capire tante cose.
    Un abbraccio

    1. Gisella se ci fosse in italiano questo libro mi piacerebbe leggerlo. Grazie, e’ bello sapere che abbiamo interessi comuni non solo moda, cucina, sport ma anche letture zen💞

    1. Daniela cara grazie, l’ ho riletto e sottolineato di nuovo nei punti piu’ salienti, vorrei davvero fare i tre giorni di cura del silenzio come propone l’ autrice, vediamo se quando finalmente potremo spostarci trovero’ spazio nella casa di montagna per stare un pochino da sola e meditare. un caro abbraccio

  3. Buongiorno, Lory: come stai?
    Noi andiamo avanti provando a coltivare la paziente attesa della luce in fondo al tunnel e assaporando i momenti di silenzio riflessivo che ci aiutano ad accettare, se non a comprendere, quanto stiamo vivendo.
    Ti regalo un passaggio trascritto nel mio quaderno delle “parole che nutrono” (anche questa è una bella espressione del libro che sto rileggendo):
    «La prima impresa dei figli di Adamo, una delle cose più impegnative che abbiamo imparato da infanti, è quella di alzarci, abbandonare il gattonamento per cominciare a mettere un piede davanti all’altro. E’ uno straordinario gesto simbolico: impariamo a fidarci del terreno, del fatto che per camminare occorre imparare a rischiare di cadere, e che cadere non è una tragedia, è l’unico modo per imparare a rialzarsi e a camminare.»
    Sto cercando di interiorizzare l’ultima parte: non temere la caduta ma accoglierla come tappa del cammino.
    Un abbraccio.

    1. Milena cara, sono caduta qualche volta, tonfi pesanti di fisico e cuore, di mente e anima. Mi sono rialzata più’ forte di prima, anche se le fragilità sono rimaste come parte di me a ricordarmi da dove sono partita ed i miei limiti.
      Invocare la pazienza in questo tempo non tempo non sempre e’ facile,ormai da un’ anno ci stanno mettendo alla prova… con “apri. chiudi” che non sono solo le serrande abbassate dei negozi ma la percezione di una liberta’ limitata e limitante.
      Grazie per avermi regalato una delle tue frasi “che nutrono” ne faro’come sempre tesoro.TI auguro una serena domenica pomeriggio un abbraccio lori

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